Precedente Berlino Successiva
Museo del Muro
Il Muro (Berliner Mauer) fece il suo ingresso nella storia della città nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961.
Ventimila soldati tedeschi chiusero definitivamente il confine tra le due Berlino, interrompendo il traffico della metropolitana e dei mezzi di superficie, disselciando l'asfalto e cementando con filo spinato, allo scopo di arginare l'emorragia di tedeschi dell'est che negli anni precedenti passarono all'ovest eludendo i controlli delle guardie di frontiera.
Il Muro demarcava il confine tra le due parti per oltre 43 km, mentre altri 120 km di filo spinato e cavalli di Frisia circondavano la perifieria di Berlino Ovest. Fuggire diventava così impossibile o quasi.
I tentativi di fuga che seguirono negli anni successivi produssero un numero elevatissimo di "vittime del Muro". Tuttavia molti furono anche i successi, con i mezzi più disparati: dai tunnel sotterranei, alla funicolare artigianale tirata tra un palazzo di confine e il prato oltre il Muro, alle auto truccate con clandestini nascosti nel motore o dentro le valigie ecc. ecc.
Il Museo del Muro (di fronte all'US Checkpoint, ex punto di confine del settore americano, nella foto) ospita tutti i reperti che testimoniano queste fughe straordinarie.
Una tra le più spettacolari è sicuramente quella in mongolfiera (su cui è stato girato anche un film), ad opera di due famiglie (che salutano felici nella foto appesa al muro). Con grande tenacia e impegno, questi ardimentosi, che non avevano alcuna nozione di aerodinamica, studiarono libri e manuali sull'argomento e impararono a costruirsi da sè tutto l'occorrente (dall'enorme telo, al motore, all'abitacolo).
La voglia di libertà ebbe la meglio contro la paura del fallimento e contro ogni avversità (il primo tentativo fallì), ma una bella notte riuscirono a decollare da Berlino Est e librarsi in volo fino ad una quota di 2600 metri, dove la contraerea non potè nemmeno vederli, ed atterrare qualche kilometro oltre il confine, finalmente liberi!
Una volta crollato, nel novembre del 1989, il Muro perse il significato politico e divenne soprattutto un business. Venne fatto a pezzi e rivenduto in tutto il mondo, tanto che nel 1990 la RDT, fiutato l'affare, creò una ditta ad hoc col compito di smantellarlo e commercializzarlo.
Oggi, dopo la riunificazione tedesca, rimangono solo pochi tratti (il più lungo costituisce la East Side Gallery), altri si trovano all'entrata del Museo del Muro, altri in Potsdamer Platz (nella foto), altri ancora sparsi un po' ovunque. Le briciole invece si trovano in vendita nelle bancarelle, incluse come gadget nelle cartoline per turisti.
Dove il Muro è stato abbattuto, è stata in alcuni punti mantenuta comunque una traccia sul terreno, ad memoriam, per rendersi conto di come la divisione della città fu brutale, passando anche attraverso palazzi, che per questo furono abbattuti (...e adesso in ricostruzione) per lasciare spazio al Muro.



Inizio pagina