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Icod de los vinos
Icod de los Vinos è una cittadina che si trova nel nord, ad ovest rispetto a Puerto de la Cruz

Nel centro del paese siamo arrivati proprio mentre si stava organizzando la festa del patrono della città (Festa di San Marco), con fantasmagorici addobbi di fiori e frutta sugli alberi.
La ricchezza naturale che caratterizza Icod de los Vinos è una delle principali attrattive che si possono percepire raggiungendo questo comune situato a 56 km dalla capitale. Gli abitanti sono famosi in tutta l'isola per la particolare ospitalità e secondo l’ultimo censimento sono circa 24.000. L'agricoltura costituisce una delle principali attività. Predomina la coltura della banana, della vigna e della pesca. I bananeti, numerosissimi, si estendono in tutta la valle confinante fin verso il Teide. Tuttavia, è la qualità dei suoi vini che ha reso famosa la città in tutto il mondo, mentre il commercio è l'attività principale che consente di essere il centro dei servizi del nord-ovest dell’isola.
La Chiesa Parrocchiale di San Marco.
Il centro del paese è piccolo, ma ben curato
La plaza Luis de Leon Herta si sviluppa su due piani collegati da una aperta scalinata.
L'attrazione principale di questo paese è il cosiddetto "Drago millenario".
Il drago è un albero leggendario che, insieme alla palma, costituisce il simbolo vegetale di Tenerife e dell’arcipelago canario. Chiamato anche sangue di drago, per il colore rossiccio della sua salvia, il drago cresce con lentezza e ha una vita molto lunga. Fu una pianta culto nel popolo dei guanci (popolo primitivo che abitava in Tenerife) per le sue presunte proprietà curative e viene ricordato anche da Aristotele e Carlo Magno.
L'età del famoso Drago Millenario è stimata tra i 1000 e i 2000 anni ed è stato dichiarato monumento nazionale nel 1917. Il Drago di Icod (Dracaena Draco Canariensis), considerato come il più vecchio dell’arcipelago, è unico nella sua specie per dimensioni, misura più di 20 metri d'altezza e possiede una base di circa 10 metri di diametro. Intorno all’albero si è creato un giardino il cui endemismo ha uno spiccato valore didattico e illustrativo, con piccoli Draghi, cardi, tabaibas, ecc. Nella vicina piazza della Chiesa si trovano altri interessanti esemplari botanici.



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