Lombardia
Piramidi di Zone
Da Marone, paese posto sulla sponda bresciana del lago di Iseo, si può salire verso Zone con una strada che rimonta a stretti tornanti la valle del torrente Bagnadore. Si raggiunge così la Riserva Regionale delle Piramidi di Zone, ben visibile dalla strada poco prima di raggiungere l'abitato di Cislano.
Dopo un breve sentiero guidato, si arriva ad un declivio ove sorgono le piramidi di erosione, fenomeno geomorfologico molto interessante. Si tratta di coni e piramidi di terriccio chiaro, segnato da numerose verruche costituite da ciottoli e sovrastate da enormi massi che, con un equilibrio apparentemente impossibile, proteggono la sommità dall'erosione della pioggia.
Nel cartello la mappa della zona con la spiegazione della formazione delle "piramidi".
Le Piramidi si sono formate grazie ad una serie di fattori concomitanti: il deposito del ghiacciaio Camuno, esistente circa 20.000 anni fa, l'erosione lenta, ma continua, delle acque superficiali ed una valle, come quella di Zone, in grado di accogliere una quantità ingente di questi depositi glaciali. Alla presenza di una coltre di depositi glaciali (ghiaia, sabbia e grandi massi lasciati da un ghiacciaio all'atto del suo scioglimento) ha fatto seguito una intensa opera erosiva e di trasporto da parte delle acque meteoriche e di ruscellamento, che hanno influito sul deposito stesso. Nel corso di migliaia di anni l'acqua è stata in grado di asportare la sabbia, la ghiaia e l'argilla, mentre, quando ha incontrato i grandi massi che ora costituiscono il "cappello" delle colonne, non essendo in grado di eroderli, si è limitata ad asportare la sabbia circostante ad essi, aggirandoli e mettendoli in rilievo rispetto al terreno circostante. Milioni di passaggi delle acque superficiali hanno isolato questo cappello che ha finito anche per proteggere l'intera piramide sottostante differenziandola dal resto del deposito.
Attualmente sono presenti circa una decina di piramidi, che in un periodo di tempo imprecisabile sono destinate a scomparire per lasciare il posto ad altre nuove. Il processo proseguirà finchè l'intero deposito sabbioso e ghiaioso lasciato dal ghiacciaio non si sarà esaurito.

Da questa inquadratura si può scorgere, tra la foschia, il lago di Iseo sullo sfondo.
Una inquadratura in cui si evidenziano benissimo i "cappelli" delle piramidi.



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