Emilia-Romagna
Valli di Comacchio
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Le Valli di Comacchio sono una delle zone più significative di un territorio, il Delta del Po, nel quale civiltà diverse lasciarono segni di alto valore archeologico, culturale, antropologico. Uno dei maggiori complessi salmastri d'Italia, dichiarato zona umida d'interesse internazionale, secondo la convenzione di Ramsar del 1971, e insieme luogo di una caratteristica attività economica (la coltura dell'anguilla e di altre pregiate specialità ittiche) la cui storia si perde nei secoli.
La vallicoltura è stata nei secoli pressochè l'unica risorsa per la vita della popolazioni comacchiesi. Oggi si cerca di coordinare l'impegno produttivo con la salvaguardia ambientale.
L'organizzazione della pesca nelle Valli di Comacchio si fonda, da sempre, sui casoni: siti di attività lavorative e fino a pochi anni orsono anche alloggi. Un tempo erano capanne erette con pali e rivestite di materiale vegetale palustre. Dal 1600 si iniziò a costruirli in muratura e con più vani. Sono casette piuttosto piccole con porte e finestre ridotte. Avevano una duplice funzione: stazioni sia di pesca che di appostamento (per la sorveglianza contro la pesca illecita).
E' possibile effettuare escursioni in laguna in motonave, con partenza da località Foce (vedi mappa). Esistono anche percorsi naturalistici ben segnalati per passeggiate a piedi o in bici, dove fare anche osservazione e fotografia ornitologica (birdwatching) date le numerosissime specie faunistiche e vegetali favorite dall'ambiente palustre.

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