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Aleppo, Hotel Baron
Il Baron, che in armeno significa Signore, fu fondato e inaugurato, nel novembre 1911, da Krikor Mazloumian. Ancora oggi la quarta generazione della famiglia armena Mazloumian gestisce l'albergo che è diventato leggendario nel mondo a causa delle disparate vicende che vi si sono svolte.
Ha ospitato numerosissimi viaggiatori e turisti europei e americani, che qui si recavano per alloggio o semplicemente per godere dell'unico american bar di tutto il medio oriente.
Lawrence d'Arabia, nella stanza 202 vi trascorse molti mesi preparando la sua tesi sui castelli crociati in Terra Santa; Agatha Christie, nella 203 vi scrisse assassinio sull'Orient Express, mentre il marito, l'archeologo Max Mallowan, scavava a Tell Brak, nel bacino del Khabur. Tra tanti illustri personaggi ritroviamo l'aviatore Charles Lindbergh, il presidente americano Theodore Roosevelt, il fondatore della Turchia moderna Kemal Ataturk, il ras egiziano Nasser, il magnate Nelson Rockfeller, e anche Pierpaolo Pasolini, quando girava alcune scene del film Medea, nella cittadella di Aleppo.
Inoltre l'hotel Baron fu punto importante di incontro dove si organizzò l'aiuto clandestino alla popolazione armena durante le deportazioni degli anni 1915-1916 (il genocidio armeno). Pur restando una delle attrazioni della città, l'Hotel subisce una lenta e progressiva decadenza.



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